Mars 2016. KiaroSkuro. Estetica dell’arcano.

MamaAfrica. 2008.
Polimaterico su tela: terra del Senegal, inserti del Congo, vinavil, smalti.

“El mestée del mes”, titolato “KiaroSkuro”, è dedicato al risultato di qualche sera passata con la Nikon, un faretto LED, un cartoncino nero per fondale e un cavalletto, avente protagonista l’”estetica dell’arcano”, ovvero la creatività tribale africana sub-sahariana in un gioco di luci e ombre, drammatizzazioni dicromiche, incidenze di flussi fotonici. Semplici immagini, talvolta emergenti come ectoplasmi dalle tenebre, che intendono rimarcare nella composizione premeditata l’interiorità espressiva, il simbolismo del dettaglio, l’intensità concettuale, proprie dell’arte delle mani nere. Naturalmente il “KiaroSkuro” non definisce solo la mera visibile raffigurazione fotografica, ma vuole intendere il gioco di ombre e luci che sono dentro ognuno di noi e che questa arte sa perfettamente evocare.
Concettuale, simbolismo, interiorità: trittico che procura ineguagliabili sensazioni e emozioni e che convivono profondamente nelle sculture, negli oggetti di potere delle culture d’Africa del passato e che con la modalità di ripresa ho cercato di elevare alla massima potenza.
Non mi dilungo oltre, sperando che le immagini comunichino la veemenza espressiva direttamente all’istinto, al sentire ancestrale di chi si appresta a scorrere i fotogrammi. Per singolo soggetto ritratto cito la cultura di provenienza e come sia definito nella tradizione. Spiega minimale affinché la lettura dell’immagine sia scevra da ogni condizionamento che possa derivare dalla esplicitazione stilistica e della funzione rituale dell’opera, lasciando all’osservatore la propria decrittazione dell’arcano dirompente, poiché noi vediamo quello che sappiamo.
Parole random appaiono sporadicamente tra le immagini.

Anthropos/Ethnos