Desember 2015. Lectio magistralis.

 

 

 

 

Concludo il 2015 con una lectio magistralis di Umberto Galimberti, tenuta a Bologna il 3.10.2015. Tema "Io e l'altro", in cui l'altro non è soggetto col quale confrontarsi, rapportarsi, interagire, ma è l'alterità che è dentro ognuno di noi. Non è proprio un "mestée" da mese festaiolo quale è dicembre, ma la fascinazione del dissertare è assoluta. Nugolo di vocaboli vaganti carpiti alla lectio, come fossero indice caotico degli argomenti trattati, fanno da prologo disseminato, assumente forma del serpente della conoscenza.
Ma dopo la brillante disquisizione offertaci da Umberto e un paio di sue citazioni, è doveroso giungere al brindisi di San Silvestro con la musica che amo, indi per cui, interpretato dagli occhi più belli, intriganti e seducenti del blues, porgete l'orecchio a una struggente love song.

 

 

 

 

 

Kaos, 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alter ego, 2013

 

 

 

 

Oggi c'è una forma di potere molto più sottile che è sostanzialmente il controllo del pensiero, il controllo delle idee. Questo è molto pericoloso perché io quando ho controllato le idee di tutti coloro che sono subordinati al potere, costoro pensano come il potere, lo applaudono, lo vogliono, lo desiderano, lo adorano.
Perché pensano come lui. E poi il secondo grado, ancora più pernicioso, è il controllo dei sentimenti. Ci sono delle trasmissioni televisive che insegnano ai giovani come si ama, come si odia, come ci si innamora, come ci si arrabbia.
Quando io ho determinato il controllo dei sentimenti, io ho il potere assoluto. Perché non solo penso come mi hanno insegnato a pensare i mezzi televisivi, ma sento come loro desiderano io senta. A questo punto sono arrivato alla completa gestione del mondo, su cui opero.(Umberto Galimberti)

 

 

 

 

 

 

Sinapsi, 2012

 

 

 

 

I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine; è evitare che i testi divengano testi sacri per coscienze beate che, rinunciando al rischio dell'interrogazione, confondono la sincerità della adesione con la profondità del sonno. (Umberto Galimberti)

 

 

 

 

 

Glyphus, 2015

 

 

 

 

Ed ecco San Silvestro: stancamente sta trascinando via il 2015. Niente panettone o pandoro, niente bollicine italiane o francesi, niente calici o flute. Prendi pagnotta, sul tagliere di marmo taglia un salame di Giovanni, frammenta un parmigiano Vacche Rosse di buona stagionatura e poi stappa la barbera di Giorgia: versala in bicchieri da vecchia osteria e accogli l'anno nuovo come si deve.